Le finestre sono spesso trascurate sotto il punto di vista della manutenzione, a maggior ragione con i nuovi sistemi, ricchi di accessori e meccanismi che potrebbero compromettere il loro funzionamento col passare del tempo. Occorre quindi conoscere il materiale che compone la strutture e i diversi metodi di pulizia.

 

COME PULIRE LE FINESTRE IN ALLUMINIO

Una finestra più grande consente una maggiore irradiazione luminosa degli ambienti.

Questa è una tra le ragioni che spingono gli acquirenti ad optare per l’installazione degli infissi in alluminio: questo materiale è infatti molto resistente e, di conseguenza, le traverse e i montanti possono essere sottili e allo stesso tempo sopportare il peso di una vetrata più ampia.

Se anche tu hai operato questa scelta, dovrai curare con particolare attenzione la manutenzione della tua finestra in alluminio, adottando degli accorgimenti specifici per la conservazione ottimale di questo materiale.

Uno dei grandi vantaggi relativo alla pulizia delle finestre in alluminio consiste nel fatto che non vi è la necessità di ridipingerle periodicamente.

Nel momento in cui lasciano la fabbrica, vengono infatti ricoperte di uno speciale rivestimento in polvere che costituisce uno strato praticamente indelebile ed in grado di durare negli anni. Tutto ciò si traduce anche in un risparmio di fatica per la manutenzione, in quanto queste strutture possono essere pulite molto velocemente.

Per effettuare questa operazione, tutto quello di cui avrai bisogno è semplicemente:

  • panno soffice
  • dell’acqua
  • del sapone

Quest’ultimo andrà ad agire su qualsiasi particella di oliosporco e unto, che potrai poi allontanare passando gentilmente lo straccio sui montanti.

Attenzione! Non è invece consigliabile utilizzare dei prodotti più aggressivi, nè tessuti ruvidi, in quanto rischieresti di danneggiare la superficie della struttura.

Se devi invece affrontare la pulizia di una finestra in alluminio particolarmente datata, il cui strato di verniceè leggermente più consumato, potresti utilizzare dei prodotti finalizzati a ripristinare le qualità originali del materiale.

Nel caso in cui la finestra sia priva di vernice, potrai permetterti di usare maggiore energia nella pulizia.

Anche in questo caso, la combinazione di acqua e sapone sarà la soluzione più appropriata.

Infine, una volta all’anno, potresti applicare uno strato di cera sulla struttura della finestra, con lo scopo di proteggere l’alluminio dagli agenti esterni.

In assenza di prodotti specifici, puoi anche usare la cera che abitualmente si applica sulle carrozzerie delle automobili.

 

COME PULIRE LE FINESTRE IN LEGNO

Le finestre in legno possono essere un elemento estetico apprezzabile, soprattutto se la tua abitazione ha uno stile tradizionale, tipico delle case di campagna.

Tuttavia, questo materiale richiede un’attenzione speciale ben diversa da quella da dedicare al PVC o all’alluminio. Tale cura va effettuata sin dall’inizio e con costanza, includendo operazioni come l’applicazione di vernice, l’aggiunta di sostanze speciali, le colorazioni e i trattamenti specifici. Il legno è infatti particolarmente vulnerabile all’azione della pioggia, del vento e del caldo, per cui, privilegiando l’acquisto di finestre realizzate con questo materiale, dovrai anche assumerti la responsabilità di un lavoro di manutenzione ricorrente.

Insomma, dovrai mettere in conto delle pulizie più accurate, e non “una volta ogni tanto“.

Ecco qui di seguito dei suggerimenti sui metodi più efficaci per la cura delle tue finestre in legno, con dei consigli utili per evitare il loro danneggiamento e per aumentare la loro longevità.

Considera che per effettuare queste operazioni non dovrai spendere una fortuna, visto che le tecniche più incisive sono spesso quelle più semplici.

Se la tua finestra in legno è provvista di uno strato di vernice, e se questo è ancora in buone condizioni, potrai avvalerti di una paglietta per allontanare lo sporco dalla struttura, applicando a seconda dei casi una soluzione liquida che ti consentirà meglio di pulire lo sporco.

Se la patina di vernice è invece più fragile, puoi utilizzare un pennello per disfarti di grumi e polvere prima della pulizia.

Puoi quindi concludere l’operazione con un panno, inumidendolo con dello spray specifico.

In ogni caso, non è consigliabile utilizzare la candeggina sul legno della finestra, in quanto questo prodotto, oltre ad inaridirlo, può danneggiarne il colore.

L’applicazione di cera e oli sarà utile per donare nuovo splendore alla struttura lignea della finestra, così come dovrai mettere in conto una riverniciatura periodica.

E in caso di muffa?

Che fare invece quando la struttura della finestra in legno è attaccata dalla muffa? In questo caso, come ricordato, l’uso di prodotti aggressivi può rivelarsi controproducente.

Se invece utilizzerai una soluzione di tipo “tradizionale“, composta da quattro parti di acqua e una di aceto, avrai più possibilità di disfarti del problema in maniera rapida ed indolore.

Dovrai applicare questo liquido sulle zone interessate e lasciarlo agire per qualche minuto, per poi rimuoverlo con l’aiuto di un panno.

Potrai chiederti inoltre come dovresti agire se lo sporco è così profondo da resistere ai rimedi fin qui elencati.

In questo caso, potresti preparare una soluzione fai-da-te composta da acqua e bicarbonato, oppure potresti usare un detergente biologico diluito con acqua calda. Entrambe queste strategie sono efficaci per combattere macchie ostinate, come quelle causate da escrementi di piccioni o insetti morti.

Infine, una raccomandazione utile: nei casi più difficili, potrai essere tentata dall’utilizzare un getto d’acqua a pressione per pulire la struttura in legno delle tue finestre.

Per quanto possa essere accattivante, questa idea è sempre da evitare: non solo rischieresti di rompere ilvetro, ma provocheresti anche dei danni alle saldature e alla vernice.

 

COME PULIRE LE FINESTRE IN PVC

Ecco infine dei consigli pratici su come effettuare una pulizia efficace delle tue finestre in PVC, un materiale particolarmente apprezzato in quanto non richiede una manutenzione impegnativa.

Seppure in possesso di queste indubbie qualità, anche questa tipologia di finestre avrà bisogno di cure regolari, poiché gli agenti atmosferici, lo smog e la polvere possono gradualmente intaccarne la durabilità.

In commercio esistono numerosi prodotti appositamente ideati per la pulizia delle finestre in PVC quali cremespray e detergenti, che tuttavia contengono sostanze chimiche che a non tutti possono piacere.

Ovviamente non si vuole fare una crociata nei confronti di questi prodotti, che potranno essere efficaci e rapidi, ma se intendi pulire le finestre con rimedi naturali, puoi utilizzare il seguente metodo:

  1. Se hai in casa un buon aspirapolvere dotato di una terminazione con spazzole soffici, potrai utilizzarlo per allontanare la polvere dalla struttura, dopo avere arieggiato la stanza.
  2. Un secchio di acqua insaponata e un panno morbido sono gli strumenti di cui avrai bisogno per continuare l’opera di pulizia, che potrà essere portata a termine passando un panno leggero e mai ruvido per asciugare i montanti.

I prodotti assolutamente da evitare sono invece candegginaalcol e getto d’acqua a pressione.

Altamente sconsigliata è anche la lana di vetro per raschiare lo sporco: meglio munirsi di pazienza e rispettare il materiale, che rischia di rovinarsi in maniera irreparabile se a contatto con spazzole ruvide.

 

COME PULIRE I VETRI DELLE FINESTRE

Che siano realizzate in PVC, in alluminio o in legno, le finestre presentano tutte una superficie in vetro, che dovrà essere pulita con regolarità.

Si tratta di un’operazione semplice che potrai svolgere durante le prime ore del mattino, quando il sole è ancora tiepido e non batte in maniera forte sulle finestre.

Questo accorgimento non è di poco conto, visto che ti consentirà di evitare la formazione di antipatici aloni sul vetro.

Per quanto riguarda i prodotti, una soluzione fai-da-te che puoi utilizzare consiste nella combinazione di:

  • acqua
  • aceto
  • due gocce del tuo olio essenziale preferito (come lavanda o arancio dolce).

 

Potrai applicare questa miscela per mezzo di un panno in microfibra: se possibile, è meglio eseguire la prima passata con un panno ed utilizzarne un altro per l’asciugatura conclusiva. In assenza del secondo panno, potrai usare il classico foglio di giornale per asciugare.

In alternativa, potrai applicare degli appositi prodotti detergenti, sempre utilizzando un panno morbido per concludere.